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(3-4-3): 1 Antonioli; 6 Brioschi (Cipriani 71'), 5 Terzi, 3 Manfredini; 2 Daino, 26 E. Filippini, 4 Amoroso (Morosini 80'), 17 Smit; 41 Marazzina, 25 Fantini (Costa 88'), 21 Meghni. PANCHINA: 15 Colombo, 23 Costa, 20 Morosini, 44 Olive, 7 Nervo, 18 Cipriani, 10 Zauri. All. Ulivieri
(3-5-2): 1 Iezzo; 28 Cannavaro, 6 Maldonado, 26 Domizzi; 7 Trotta, 5 Gatti (Amodio 65'), 24 Dalla Bona, 18 Bogliacino, 19 Savini; 11 Calaiò (De Zerbi 74'), 9 Sosa (Bucchi 88'). PANCHINA: 22 Gianello, 23 Giubilato, 21 Amodio, 4 Montervino, 8 Pià, 20 De Zerbi, 29 Bucchi. All. Reja
Cronanca:
Napoli spietato e cinico. Con un primo tempo all'insegna della
concretezza capitalizza le uniche occasioni da gol con Domizzi,
Maldonado e Calaiò, mentre il Bologna spreca
occasioni a volontà. Nella ripresa riscatto a metà
dei rossoblù che vanno in rete due volte con Marazzina.
All'attaccante resta l'amaro in bocca per il palo colpito all'81':
il colpo del possibile 3-3.
BOLOGNA SENZA BELLUCCI Bellucci non c'è; un po' come togliere
al Bologna anima e cuore. Renzo Ulivieri nel 3-4-3 schiera un
tridente dove, con Meghni e Marazzina, viene schierato Fantini.
Panchina invece per Bucchi. Edi Reja si affida al
modulo d'inizio campionato (il 4-3-1-2) con Bogliacino
rifinitore alle spalle di Calaiò e Sosa e
il ritorno di Gatti dopo l'infortunio.
UN, DUE E TRE Così va il calcio commentando il primo tempo
del Dall'Ara. Il Bologna infatti parte come un fulmine e nello
spazio dei primi sette minuti fallisce il vantaggio due volte
con Marazzina e una con Fantini. Occasioni che lanciano l'allarme
nella difesa del Napoli, sempre in ritardio e facilmente penetrabile
in contropiede. Reja fa immediatamente alzare la posizione
di Gatti per regalare più pressing alla squadra
(mossa intelligente e vicente) e al nono minuto la partita cambia
volto. In una mischia furiosa, Domizzi colpisce da due
passi; Terzi ribatte il colpo, ma quando la palla ha superato
la linea di fondo; sfera che tra l'altro va a sbattere su Antonioli
e finisce in rete. Il gol regala più sicurezza ai partenopei
che dominano nel possesso palla, soffrendo però le improvvise
ripartenze del Bologna abile solo fino al limite dell'area azzurra.
Ma il Napoli di oggi sfodera un cinismo di rara efficacia. Maldonado,
pasticcione nelle prime due occasioni fallite da Marazzina, si
fa perdonare con un chirurgico colpo di testa che beffa Antonioli.
Fantini potrebbe accorciare subito, ma con la porta spalancata
davanti e Iezzo a terra riesce a concludere oltre la traversa.
Al Bologna che spreca le cose più facili il Napoli replica
con il terzo, fantastioco gol. Questa volta di Calaiò
che praticamente dal dischetto, ancora di testa, supera Terzi
e infila nell'angolo sinistro di Antonioli. Fantini, dal canto
suo, ha ancora il tempo per gettare al vento l'ennesimo gol. Napoli
spietato e opportunista: tre azioni, tre gol dopo 39'. Tutti a
casa?
MARAZZINA SHOW Con le spalle così protette, il Napoli si
chiude bene con tutti i giocatori dietro la linea della palla.
Al Bologna non resta che rischiare a tutto campo. Manovrare non
è facile con un muro così resistente, ma sulla sinistra
i rossoblù trovano ispirazione ed energia. Da quel corridoio
Fantini pesca Marazzina, bravo a battere Iezzo. Lo stesso
Marazzina sbaglia il diagonale dalla sinistra; Fantini si fa ribattere
da Domizzi. Filippini spreca a lato di poco con una girata
di destro. Tutte occasioni che, a dispetto del risultato, dilatano
troppe disattenzioni nella difesa azzurra. Il Napoli tira il fiato,
soffre e Reja toglie Gatti per Amodio. Ulivieri
gioca a scacchi e cambia il difensore Brioschi per l'attaccante
Cipriani, fuori dai campi di gioco dal 25 novembre 2005. Cambio
che coincide con il secondo gol di Marazzina, imbeccato da Smit:
palla nell'angolino. Azzurri nel panico. Anche Reja che
copre la squadra e lancia De Zerbi per Calaiò.
Ma i rossoblù hanno più benzina e molti conti aperti
con la sfortuna, perché uno splendido colpo di testa in
tuffo di Marazzina viene neutralizzato dal palo. Il Bologna con
Morosini (out Amoroso) e Costa (fuori Fantini), cerca l'impresa,
ma gli azzurri reggono con le unghie. Tre a zero o tre a due il
senso non cambia: alla fine i tre punti che valgono oro vanno
alla squadra di Reja.
(Gaetano De Stefano - gazzetta.it)
Bucchi (8) Bogliacino (5) De Zerbi (3) Cannavaro (2) Dalla Bona (2) Sosa (2) Grava (1) Domizzi (1) Maldonado (1) Autogol (1) |
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